20.5.09

settembre duemilacinque

"cammino, tranquilla e sorridente, sopra un sentiero di vetri taglienti.
i miei piedi sono scalzi.
lo sbrilluccichio del sentiero è accecante e meraviglioso come un oceano di perline e pietruzze colorate ed io, bambola di pezza nel paese dei balocchi, saltello fischiettando.
osserva con più attenzione:
dagli occhi sgorgano lacrime silenziose, acquosi pensieri taciuti;
dai piedi fluiscono rigagnoli di vermiglio sangue, ferrosa linfa vitale.
ma io continuo a fluttuare, fluttuare...
la nonna diceva sempre che fischiare è da uomini, che le brave bambine non lo devono fare."

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