20.5.09

giugno duemilasei

"è così sottile il confine tra vita e morte, così sottile il confine tra salvezza e follia, il confine tra profumo ed oblio.
nasci e dondola, danza, fluttua, volteggia, soffri, ridi, urla, canta su quell'argenteo confine che, una volta varcato, ti conduce tra le paterne braccia del nero eterno.
imapara a volare in attesa del giorno in cui le tue ali non funzioneranno più.
e godi di ogni singola planata, di ogni campo di papaveri che vedrai, di ogni vento che ti griderà in faccia, di ogni nuvola che ti piangerà addosso, perchè domani potresti esser stanco di volare."

2 commenti:

elisabetta ha detto...

Stasera mi sono fermata su questa poesia. Pensare che ti vedo ancora "bambina"....sono commossa dalla tua bellezza e profondità interiore. Con affetto

sabas ha detto...

così fai commuovere anche me...
grazie del commento...

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